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Sebastiano Saglimbeni
Cronache del poeta
Mi arriva pure, in questa singolare attesa, in certe ore della giornata, di là, dalla sala, il suono del pianoforte. E la figlia. Che entro questanno lascerà in conservatorio; esegue pezzi per il diploma.
Così mi ascolto pure il Preludio e fuga n. 1 in do maggiore di J.S. Bach, la Sonata n. 27 in mi minore di L.V. Beethoven ed ancora i Notturni in sol minore, in mib maggiore di Chopin e Concerto per pianoforte ed orchestra in la maggiore di W.A. Mozart. Ma la mente, tradendomi, come stranissima natura, che accumula ed espelle, mi fiorisce di scene antiche umilissime con il ricordo di uno strumento campagnolo, lorganetto, che suonavano alcuni contadini e pastori di Limina nelle serate per accompagnare le canzuni cantate alle donne desiderate o sdegnate.
pp. 88 - 9,00 EURO
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Sebastiano Saglimbeni è nato a Limina (ME) l'11.04.1932, vive a Verona. Ha insegnato per molti anni nelle Scuole Medie Superiori materie letterarie.
È giornalista pubblicista dal 1973.
OPERE POETICHE: E non ho pianto (Farfisa, Ancona, 1968); I martiri hanno l'acqua in bocca - Le favole e la guerra (Il Fauno, Firenze, 1965); Resistenza alla terra gibbosa (Ed. Mondo Nuovissimo, Bologna, 1969); Catàbasi e lezioni d'umiltà (Guanda Milano, 2° edizione, 1979); Suono per la tenera fronda (Ed. Del Paniere, 1980); La volta del libro e dialisi (Guanda, Milano, 1984); Chronicon (Ed. Del Paniere, Verona, 1990); Mielifica la rosa (Ed. Del Paniere, Verona,1992); Poeti in Verona (Bonaccorso, Verona, 2000)
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